Settimana contro il razzismo 2020 -
da casa!
Cari amici, soci e interessati,
questa così repentina e surreale pandemia, che ci ha sopraffatti come un tornado, ci costringe a comportarci seguendo delle regole proprio opposte a ciò che abbiamo sempre voluto promuovere: gli incontri e la socializzazione tra persone di diverse culture e generazioni. Possiamo cogliere questo momento, in cui dobbiamo rinunciare alle nostre attività, come un’opportunità per riflettere e per apprezzare ciò che diamo per scontato. Questa esperienza di distanza sociale, più che mai, ci unisce. Ci dimostra quanto siamo uguali come esseri umani, indipendentemente dalla provenienza, dalla nazione, dall’appartenenza religiosa e/o dalle simpatie politiche. Ci fa pensare anche a chi da diversi anni, questa situazione di distanziamento dai suoi famigliari e da altri cari la deve vivere ogni giorno. Pensiamo ai migranti, non solo i rifugiati (perché la maggioranza dei migranti non sono i rifugiati, basta guardare i dati statistici dell’ONU per accorgersene). Nipotini e nonni, genitori e figli, zii e amici che da anni non possono più incontrarsi, ma possono vedersi solo a distanza usando i mezzi tecnologici della comunicazione. E non tutti ne hanno accesso e sono capaci di usarli.
In questi giorni sentiamo l’incertezza di non sapere fino a quando durerà tutto questo e ci chiediamo quando potremo riabbracciare i nostri cari. Forse questa situazione ci aiuterà a capire meglio chi con la distanza sociale dai suoi cari ha imparato a convivere. Ci fa forse capire di più tutte le persone che devono stare rinchiuse perché fuori ci sono bombe, cecchini o carri armati che rischiano di uccidere chi circola liberamente per le strade. Sì, forse tra tutte le cose che possiamo imparare da questa esperienza, ci sono anche questi aspetti.
Quindi oggi NON ci attiviamo per invitare all’incontro e all’interscambio, ma per fare l’opposto, almeno fisicamente. Oggi promuoviamo e condividiamo gli slogan “io resto a casa”, “distanti ma uniti”, con l’augurio che da questa esperienza di distanza sociale, usciremo tutti più solidali ed empatici verso l’ ”altro”. Seguendo le direttive delle autorità riguardo al Covid-19, abbiamo dovute annullare i nostri incontri settimanali di socializzazione interculturale e intergenerazionale, “Raccontarsi”, presso lo Spazio Elle Locarno.
A mal in cuore abbiamo anche annullato la corsa simbolica contro il razzismo, prevista per il 21 marzo in via Ramogna, sostenuta dall’ Ufficio Cantonale per l’integrazione degli stranieri, dal Comune di Locarno e coordinata con altri enti ed associazioni come il Gruppo Integrazione Locarno, il Centro Giovani Locarno e il progetto MiTu-Ginnastica Insieme della Sport Union Schweiz. Nonostante tutto, vorremmo ricordare la settimana contro il razzismo, pubblicando dal 21 al 28 marzo, sulla nostra pagina facebook “Geamondo”, i messaggi scritti su stoffa, che ci hanno lasciato i partecipanti dell’anno scorso. Vogliamo dare un segnale, valorizzando e ringraziando per la solidarietà e sensibilità dimostrata da molte persone a favore della comprensione tra diverse culture, diversi modi di essere e naturalmente contro ogni forma di discriminazione.
Team Geamondo